Pieve del Cairo, borgo lomellino, si appresta a fare un importante passo nel preservare e promuovere il suo patrimonio culinario. Il “Tortello del Papa”, un raviolo dalla forma unica e dal sapore ricco di storia, sta per diventare il primo prodotto a ricevere la prestigiosa Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) del comune.
Un Tortello con una Storia Secolare
La storia di questo particolare tortello affonda le sue radici nel lontano 1512, un’epoca in cui Pieve del Cairo si trovò al centro di eventi storici di portata internazionale.In quell’anno il Cardinale Giovanni de’ Medici, futuro Papa Leone X, fu liberato dai cittadini di Pieve dalle mani dell’esercito francese che lo aveva fatto prigioniero.
Questo atto di coraggio e lealtà non passò inosservato. Una volta asceso al soglio pontificio con il nome di Leone X, il Cardinale de’ Medici non dimenticò la generosità dei pievesi. In segno di gratitudine, concesse alla comunità di Pieve del Cairo il privilegio del Giubileo Perpetuo, un evento straordinario che si rinnova ogni anno, ricordando il legame speciale tra questo piccolo comune e la Santa Sede.
Dal Passato al Presente: La Nascita di un Nuovo Simbolo Culinario
Oggi, più di cinque secoli dopo, questa storia rivive attraverso un’interpretazione culinaria unica. Il “Tortello del Papa” non è solo un piatto, ma un vero e proprio omaggio alla ricca storia di Pieve del Cairo. La sua forma distintiva, che richiama il cappello cardinalizio, è un chiaro riferimento al Cardinale Giovanni de’ Medici e alla storia che lega il paese al papato. A dare vita a questa creazione culinaria è Valeria Carmen Carrozzina, pastaia locale e titolare del negozio di pasta fresca “Impastando” in via Roma.
Un Tortello che Racconta il Territorio
Il “Tortello del Papa” non è solo forma, ma anche sostanza. La sua ricetta è un omaggio ai sapori e ai prodotti del territorio. La pasta sfoglia, realizzata con una miscela di farina, semola, uova e acqua, racchiude un ripieno che è un vero e proprio concentrato di gusto locale. Il ripieno prevede carne di faraona, parmigiano, uova e verdure dell’orto, tutto rigorosamente a km zero.