L’Almo Collegio Borromeo di Pavia ospita anche quest’anno, dal 17 al 19 giugno, la tappa pavese della Milanesiana, il prestigioso festival itinerante ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi. “La Timidezza e i suoi contrari” è il tema portante della 25esima edizione. Un evento che porterà, tra l’altro, a Pavia il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Il 19 è la volta anche di Tullio Solenghi, protagonista nello spettacolo “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”. Insieme a Elisabetta Sgarbi abbiamo cercato di approfondire gli eventi pavesi.
Come si collega il tema della fisica al concetto della “timidezza” che è al centro della Milanesiana di quest’anno?
«In realtà, come ha detto Odifreddi in un incontro proprio alla Milanesiana, il fisico, in quanto fisico, ha poco da essere timido. Fatte tutte le opportune verifiche, il fisico deve avere l’ardire di costruire una teoria vera. L’uomo che sta dietro al “fisico” è a volte timido. Ce lo ha raccontato sempre Odifreddi, che ha ricordato la grande figura di Alan Touring, l’inventore del moderno computer. E lo ha fatto a settanta anni esatti dalla sua morte, giovanissimo, avvenuta il 7 giugno di 70 anni fa».
Lo spettacolo “Dio è morto e neanch’io mi sento bene” affronta in modo leggero e dissacrante temi filosofici e scientifici. Quanto è importante, secondo lei, l’approccio ironico e divertente per avvicinare il pubblico a questi argomenti?
«Lo spettacolo è tratto dai primi libri di Woody Allen, che lo scorso anno La nave di Teseo ha ripubblicato: Rivincite, Effetti collaterali, Senza piume. La prima edizione di questi libri fu curata e promossa da Umberto Eco nella sua collana “Amletica Leggera”, quando era editor della Bompiani. Questo per dire che lo spettacolo si inserisce in una costellazione di grandi nomi legati all’umorismo, all’ironia, alla comicità che, naturalmente, Solenghi, nel suo spettacolo, esalta. Ma l’umorismo e l’ironia non servono solo a portare a un più largo pubblico grandi temi. Esse sono una chiave per comprendere grandi temi: ci sono storielle ebraiche, o testi di Allen che ci fanno capire di Dio, della fede, dell’amore più di un trattato di filosofia».
Il ricco calendario pavese si aprirà lunedì 17 giugno alle 21, dopo i saluti del rettore Alberto Lolli, con un dialogo tra il celebre fumettista Milo Manara e il giornalista Luca Valtorta sul tema “Timidi e no. Il fumetto e il cinema”. A seguire, la scrittrice Anne Enright terrà una “Lettura” e ci sarà il concerto di Nicola Piovani, premio Oscar nel 1999, con la sua band. La serata sarà introdotta da Elisabetta Sgarbi.
Martedì 18 giugno, alle 12, uno speciale focus “Sull’Europa” con Piergaetano Marchetti, Antonio Padoa-Schioppa, Alberto Martinelli, Paola Bilancia e Renata Targetti Lenti, coordinati da Enrico Franceschini.
La sera stessa, dalle 21, l’attesissimo evento “Timidi e no. La Fisica” in collaborazione con Borromeo e A2A. Dopo l’introduzione di Elisabetta Sgarbi, il premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi dialogherà con Piergiorgio Paterlini. A seguire, il prologo filosofico di Francesca Masiero e il concerto di Raphael Gualazzi.
Mercoledì 19 giugno alle 21 l’appuntamento è con “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”, spettacolo di e con Tullio Solenghi & Nidi Ensemble. Testi di Woody Allen. Introduce Elisabetta Sgarbi.
Un fitto calendario di eventi, dunque, che coronano Pavia capitale della cultura per due intense giornate, offrendo al pubblico prestigiosi ospiti e riflessioni profonde su temi di stretta attualità.
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