Affacciato in una posizione privilegiata su piazza Duomo a Voghera, dove un tempo sorgeva l’antico pretorio, Palazzo Gounela, sede del Comune, è un edificio imponente, in stile neoclassico, caratterizzato dal timpano sostenuto da quattro grandi colonne. Fu progettato dall’architetto milanese Giacomo Maraglia nel 1829, su incarico del Comune, e venne poi realizzato tra il 1844 al 1847 dall’architetto torinese Gioacchino dell’Isola Del Borghetto.
È noto come Palazzo Gounela dal nome in dialetto vogherese di un dipendente comunale di nome Giovanni Gonella, un pittoresco personaggio di spicco della vita cittadina dell’800.
La decorazione della sala consiliare del palazzo fu realizzata dal pittore Angelo Moia, mentre l’affresco del soffitto, in cui è rappresentata la cerimonia della nomina di Voghera a città, è frutto della mano del pittore torinese Paolo Emilio Morgari. Fu adibito, fin da subito, a sede municipale.
LA SALA CONSILIARE
Sulla volta della sala consiliare, decorata con varie allegorie, il pittore Paolo Emilio Morgari ha dipinto un momento storico fondamentale
per Voghera: l’atto di elevazione di Voghera a città da parte del re Carlo Emanuele III il 2 giugno 1770, raffigurato mentre consegna il diploma agli amministratori cittadini. Un particolare curioso è dato dal fatto che nel dipinto compare a destra anche la figura del messo Gonella con la livrea da cerimonia, parrucchino bianco oltre a spadino e mazza da cerimoniere. A corredo vi sono poi affrescati quattro riserve a grisaille di color porpora a simboleggiare l’«ALLEGORIA DEL BUON GOVERNO» perché dovevano ispirare l’operato dei governatori cittadini che si riunivano nella sala, ovvero la Prudenza, la Concordia Civica, la Fede e la Giustizia.
SALA DELLA BATTAGLIA
In questa sala si svolgono le riunioni delle Commissioni consiliari e della Giunta. E’ anche conosciuta come Sala della Battaglia, nome che
deve al quadro opera del conte Stanislao Grimaldi raffigurante una scena della battaglia di Montebello del 20 maggio 1859, durante la seconda Guerra d’indipendenza. Le decorazioni a stucco di questo locale sono state realizzate da Angelo Moja.