Tra i personaggi più amati del recente passato Pavia non può mancare Gianni Brera. Probabilmente il più famoso giornalista sportivo italiano del ‘900, la sua figura era talmente influente che alcuni suoi articoli sono stati addirittura tradotti in altre lingue. Noto per l’incredibile padronanza dell’italiano, sono ricordati tantissimi soprannomi che affibbiava ai personaggi dello sport, tra cui Rombo di Tuono, imponente soprannome assegnato a Gigi Riva.
Nato a San Zenone al Po, Gianni Brera ricorderà in continuazione il suo speciale legame con il fiume, tanto da autodefinirsi un “figlio legittimo del Po’”. Oltre ai soprannomi, Brera ha lasciato in eredità tantissimi neologismi utilizzati tutt’ora, alcuni dei quali divenuti dei veri e propri termini tecnici del gioco del calcio, come contropiede, catenaccio o centrocampista. Tra i tanti libri dedicati al territorio pavese, uno in particolare ha dato uno dei soprannomi con cui ancora oggi è conosciuta la provincia di Pavia: “Una Provincia A Forma Di Grappolo D’Uva”. Divenuto a trent’anni il più giovane direttore di un giornale, alla Gazzetta dello Sport per la precisione, oltre a una carriera in Italia Gianni Brera seppe anche costruirsi fama altrove, scrivendo per il quotidiano francese L’Equipe.
Morì tragicamente nel 1992 per via di un incidente d’auto nei pressi di Codogno. A lui sono stati dedicati numerosi premi, come il Premio Gianni Brera allo sportivo dell’anno, e addirittura uno stadio: l’Arena Civica di Milano.
(Filippo Gatti)