Federico I Hohenstaufen, meglio noto come Barbarossa, dedicò la sua vita, e il suo impegno di monarca, al tentativo di creare un impero universale. La volontà era quella di riunire sotto un unico scettro il potere temporale e quello spirituale. Il suo obiettivo era quello di unificare prima la Germania, poi l’Europa, in particolare l’Italia, per poi infine compiere l’unificazione della corona imperiale con quella papale. Un progetto ambizioso, che fin da subito mostrò i suoi primi ostacoli. Nell’Impero Tedesco, infatti, la situazione era molto frammentata per via delle lotte tra guelfi e ghibellini, ma la discendenza da antenati di entrambi le fazioni permise a Federico I di essere eletto a Re di Germania nel 1152. Pacificata la Germania, gli occhi di Barbarossa erano ora sull’Italia, sulla quale si aggirava lo spettro di uno scontro tra il Papa, il monarca più potente della penisola, e le autonomie comunali che da tempo stavano accrescendo il loro potere, in particolare Milano.
Questo scenario portò Federico I alla decisione di scendere in Italia, alleandosi con Papa Adriano IV e con alcuni comuni, che avevano scelto di rinunciare alla propria indipendenza in cambio della protezione imperiale.
Il susseguirsi degli eventi convinse il Barbarossa ad insediarsi a Pavia al fine di monitorare la situazione più da vicino. L’occasione si prestò ad essere suggellata da un evento carico di una forte valenza simbolica, con Barbarossa che decise di istituire una cerimonia di incoronazione in grande stile che richiamasse le incoronazioni dei vecchi re longobardi presso la Basilica di San Michele Maggiore, storica sede delle incoronazioni longobarde. L’intento era quello di porsi come simbolo della neonata alleanza tra i comuni italiani a lui fedeli e l’impero. La cerimonia si svolse il 17 aprile del 1155, quando Barbarossa aveva 31 anni, e per l’occasione venne riutilizzata addirittura la Corona Ferrea.
La Corona Ferrea era il simbolo che, in epoca longobarda, legittimava il potere di un monarca sulla penisola italiana. Si ritiene che il ferro della corona fosse stato forgiato partendo da uno dei chiodi della crocifissione di Gesù. Lo stesso oggetto venne utilizzato anche quattrocento anni dopo da Napoleone nel momento del suo arrivo in Italia, che così come Barbarossa cercava un simbolo che lo riconoscesse universalmente come sovrano d’Italia.
I visitatori della Basilica di San Michele possono facilmente riconoscere il punto esatto dell’incoronazione di Federico I: percorrendo la navata centrale, infatti, si possono trovare le “cinque pietre” che potete osservare in foto, utilizzate per contrassegnare il punto in cui posizionare il trono durante le cerimonie di incoronazione imperiale.
(Filippo Gatti)