Avete mai sentito parlare di un tesoro nascosto nei campi della Lombardia, un piccolo legume capace di evocare secoli di storia e tradizioni culinarie? Preparatevi a scoprire il Pisello precoce di Miradolo Terme, un’eccellenza locale avvolta da un’aura di unicità e legami profondi con la sua terra.
Immaginate un paesaggio punteggiato da filari verdi, dove esili fusti rampicanti si ergono verso il cielo, sorretti da fili sottili. Qui, nel cuore della provincia di Pavia, matura un pisello speciale, conosciuto affettuosamente dagli abitanti come “Erbión”. La sua storia affonda le radici in un passato lontano, con testimonianze che risalgono almeno al lontano 1896, quando il Prof. Giovanni Briosi ne documentò la presenza. Ma è nel 1935 che questo pisello precoce acquisisce una sua precisa identità, distinguendosi per la sua precocità e caratteristiche uniche rispetto ad altre varietà dell’epoca.
Cosa rende così speciale questo piccolo seme verde? Non è solo la sua maturazione anticipata, che regala i primi frutti già nei primi giorni di maggio, ma anche il suo legame indissolubile con il territorio di Miradolo Terme. Questa non è una semplice varietà, ma una vera e propria landrace, un ecotipo locale che si è evoluto e adattato alle specifiche condizioni ambientali, mantenendo nel tempo caratteristiche distintive. I suoi semi, gelosamente custoditi presso la Banca del Germoplasma Vegetale dell’Università di Pavia, sono un prezioso scrigno di biodiversità.
Ma la storia del Pisello precoce di Miradolo Terme non si ferma nei campi. Vive nelle tradizioni culinarie della sua gente. I suoi teneri semi freschi sono un piacere gustato al naturale, ma diventano protagonisti di piatti che profumano di storia e di convivialità. Chi non ha mai assaggiato un cremoso risotto ai piselli, un ricco brasato arricchito dalla loro dolcezza, o una minestra che scalda il cuore nelle serate più fresche? Le testimonianze raccolte tra gli abitanti narrano di un sapere culinario tramandato di generazione in generazione, dove l’Erbión è ingrediente principe. E persino lo storico O. Galli ne cita la presenza in piatti iconici della tradizione contadina miradolese.
La passione per questo legume ha dato vita anche a un evento speciale: la “Festa dei piselli e del vino nuovo”, che anima Miradolo Terme tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Un’occasione per celebrare i sapori autentici del territorio e scoprire la versatilità di questo piccolo, ma prezioso, frutto della terra.
Oggi, il Pisello precoce di Miradolo Terme è riconosciuto come un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) della Lombardia, un sigillo che ne attesta la qualità e il legame con la storia e la cultura locale. La sua presenza, attualmente concentrata nella provincia di Pavia, ci ricorda l’importanza di preservare queste unicità, custodi di un patrimonio agricolo e gastronomico inestimabile.
Allora, la prossima volta che assaggerete un pisello, pensate a questa storia, a questo piccolo seme verde che racchiude in sé il sapore della terra, il lavoro sapiente dell’uomo e la ricchezza di una tradizione che continua a vivere. Non è forse affascinante come un semplice legume possa svelare un pezzo di storia e accendere la curiosità verso un mondo di sapori autentici?