Lettere, appunti di lavoro, ritagli di giornale, biglietti di auguri. Libri, tesi e rubriche telefoniche. Il mondo di Lucio Mastronardi è racchiuso in una preziosa raccolta che la famiglia ha messo a disposizione del Comune. Una libreria e altri arredi originali ricostruiscono l’ambiente di studio e lavoro dello scrittore vigevanese.
Il Fondo Mastronardi si trova a Palazzo Merula. È qui che troviamo la biblioteca di famiglia dove sono esposti non solo i libri dello scrittore, ma anche quelli dei suoi genitori sui quali si è formato come insegnante e scrittore.

La scrivania dello scrittore
Curiosare tra i suoi appunti e il ricco epistolario aiuta ad entrare ancora più a fondo lo spirito di Mastronardi e la sua capacità di raccontare le trasformazioni della provincia italiana. Un universo che egli ha saputo descrivere con lucida ironia e con una vena amara, capace di cogliere le contraddizioni di un mondo in bilico tra tradizione e modernità. Le sue pagine restituiscono il ritratto di una società che cambia, di personaggi che faticano a stare al passo con il progresso, e di un’Italia che, tra le pieghe del boom economico, lascia indietro molte delle sue radici.
Il Calzolaio di Vigevano, il Maestro di Vigevano e il Meridionale di Vigevano: in questa trilogia c’è tutto il successo letterario di Mastronardi. E la sua fatica. Lo scambio di lettere tra lui e Italo Calvino, lo prova. Tanto pronto a complimentarsi per gli scritti, Calvino è altrettanto severo a rimproverarlo per comportamenti ritenuti non opportuni, letture sbagliate o brani letterari non considerati all’altezza delle capacità di Mastronardi.
Il Fondo conserva anche un epistolario con Elio Vittorini, gli editori Einaudi e Mondadori. In tutto circa 2900 documenti, tra cui romanzi, volumi di critica letteraria, storia dell’arte, libri per l’insegnamento saggi di filosofia e testi devozionali.
Passeggiare tra gli scaffali del Fondo Mastronardi è come entrare nel laboratorio di uno scrittore che, con la sua prosa asciutta e incisiva, ha saputo raccontare la realtà della provincia italiana meglio di chiunque altro. E, forse, proprio nel silenzio di questo spazio, si può ancora percepire il battito irregolare del suo pensiero, sempre in lotta tra il desiderio di raccontare e il peso delle parole, tra il bisogno di esprimersi e la paura di non essere compreso fino in fondo.
L’archivio è visitabile su prenotazione contattando l’Archivio Storico di Vigevano.