C’è una terra in Lombardia dove il vino non è solo una tradizione, ma una vera e propria arte. L’Oltrepò Pavese, con le sue dolci colline e un clima ideale, è il luogo dove la viticoltura trova la sua massima espressione, rendendo questa zona una delle più importanti d’Italia. “Vino buono, popolo ospitale e botti di legno molto grandi.” Così, nel lontano 40 a.C., lo storico greco Strabone descriveva i vini dell’Oltrepò Pavese, gettando le basi di una tradizione millenaria. Un territorio unico, che Gianni Brera amava descrivere con una forma inequivocabile: quella di un grappolo d’uva.
I colli dell’Oltrepò Pavese, che si elevano fino a 300-400 metri di altitudine, godono di un clima straordinariamente favorevole per la viticoltura: inverni asciutti, estati ventilate e la brezza marina che dalla Liguria accarezza i vigneti, conferendo unicità ai loro frutti. Non è un caso che questa terra sia diventata la terza area DOC più importante d’Italia, dopo il Chianti e l’Asti.
Con 440 chilometri di dolci colline e ben 13.000 ettari a Denominazione, l’Oltrepò Pavese rappresenta il 60% della produzione vinicola lombarda. Inoltre, è la terza area al mondo per la produzione di Pinot Nero, un vitigno nobile che qui trova la sua massima espressione.
A tutela di questo patrimonio, nel 1961 è nato il Consorzio, un organismo impegnato a valorizzare le eccellenze locali e garantire la qualità dei vini dell’Oltrepò Pavese. Dal 1977, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese si occupa di proteggere le denominazioni, promuovere il territorio e raccontare al mondo il valore di questa terra unica.
Dai freschi spumanti Metodo Classico ai corposi rossi e ai delicati bianchi, l’Oltrepò Pavese è una sinfonia di sapori che conquista tutti. Visitarlo significa non solo degustare ottimi vini, ma anche immergersi in una storia secolare e scoprire un popolo che vive in armonia con la propria terra.
LE DOC DELL’OLTREPO’ PAVESE
L’Oltrepò Pavese vanta sette Doc che riflettono la varietà dei vitigni e dei terroir presenti nel territorio: Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e il Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese). Ognuna di queste denominazioni offre vini unici e distintivi, espressioni della tradizione e maestria dei viticoltori locali.
IL VINO SPUMANTE OTTENUTO CON METODO CLASSICO
Oltre alle sette DOC, l’Oltrepò Pavese può vantare anche una denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) riservata al vino spumante ottenuto con Metodo Classico. Un vino ricavato secondo un metodo tradizionale di fermentazione in bottiglia, che conferisce bollicine fini e una complessità aromatica. Rappresenta un’eccellenza nella produzione di vini frizzanti in Italia.
UNA POSIZIONE STRATEGICA E INFLUENZE UNICHE
L’Oltrepò Pavese, spesso chiamato “il vecchio Piemonte,” si trova in una posizione geografica privilegiata, stretto tra Emilia, Piemonte e Liguria. Questa collocazione ha favorito un continuo scambio di tradizioni e influenze vitivinicole, contribuendo a una straordinaria varietà e ricchezza nei vini prodotti.
Il clima continentale, addolcito dalla vicinanza al mar Ligure, si combina con la fertilità dei terreni e l’ottima esposizione al sole. Questi fattori, di stagione in stagione, creano le condizioni perfette per la coltivazione della vite, regalando vini di qualità che raccontano la storia di un territorio unico.
TRADIZIONI VITIVINICOLE E UNA PASSIONE SENZA TEMPO
L’Oltrepò Pavese è una terra in cui la viticoltura è profondamente radicata nella storia e nella cultura locale. La cura meticolosa delle vigne, l’impegno nella ricerca della qualità e la dedizione alla produzione di vini eccellenti sono testimonianze di una passione autentica e di un amore incondizionato per il territorio.
Visitare l’Oltrepò Pavese significa immergersi in una tradizione millenaria, degustare vini dal carattere unico e vivere l’accoglienza calorosa di una comunità che ha fatto della terra il proprio orgoglio. L’arte della vinificazione, accompagnata dalle grandi botti di legno, rimane un pilastro fondamentale della cultura e dell’economia locale.
Le colline ondulate dell’Oltrepò Pavese, con i loro filari che si perdono all’orizzonte, offrono un paesaggio incantevole, capace di competere con le migliori mete enoturistiche del mondo. Un tesoro per gli amanti del vino e un invito a scoprire un luogo dove autenticità e bellezza si fondono in un’esperienza indimenticabile.