Nel cuore di Mede, in via Cavallini nei pressi dell’ospedale San Martino, si trova un angolo dove il tempo sembra essersi fermato: la “Raccolta di cose e di memorie del tempo”, un museo etnografico creato e curato da Pierangelo Boccalari. Questo spazio unico nel suo genere offre ai visitatori un’immersione totale nella storia e nelle tradizioni della Lomellina, attraverso una straordinaria collezione di oggetti e documenti che spaziano dai primi del ‘900 fino ai giorni nostri.
Il museo, frutto della passione e della dedizione di Boccalari, classe 1948 ed ex autotrasportatore, rappresenta il risultato di un meticoloso lavoro di raccolta e ricerca iniziato negli anni ’80 che raccoglie usi, costumi e tradizioni ormai scomparse, come certi mestieri che oggi sono quasi introvabili.
La collezione comprende una varietà impressionante di reperti: carri agricoli e attrezzi che raccontano gli antichi mestieri, mobili d’epoca che arredavano le case dei nostri nonni, fisarmoniche che allietavano le feste di paese, e vecchie macchine da scrivere che testimoniano l’evoluzione della tecnologia. Non mancano divise militari e da lavoro, bandiere che hanno sventolato in momenti storici significativi, e le originali insegne di negozi che un tempo animavano le vie del paese.
Un’attenzione particolare è dedicata alla cultura religiosa locale, con una preziosa raccolta di immaginette sacre, mentre gli scaffali della biblioteca ospitano le pubblicazioni dello stesso Boccalari sulla storia di Mede e della Lomellina, testimonianza del suo impegno come storico locale.
La casa Museo oggi contiene circa tremila oggetti rigorosamente classificati. Dal semplice cucchiaio in corno al grosso mastello in legno per il bucato, dal piccolo oliatore domestico al gigantesco trapano a colonna, autentico reperto di “Archeologia industriale”. Dalla semplice carriola per uso domestico ai voluminosi carri agricoli di varia specie, unitamente ai carri da viaggio utilizzati per trasporti su strada, oltre ad una gamma di macchine agricole a trazione animale.
Il museo riveste anche un ruolo fondamentale nelle ricostruzioni storiche del Palio ‘dla Ciaramèla, evento che si svolge la seconda domenica di settembre e che rappresenta un momento cruciale per la comunità medese. Inoltre, una sala del museo è dedicata all’associazione “Fiò ‘dla lippa”, di cui Boccalari è presidente, dove sono esposti i trofei delle competizioni internazionali disputate in Italia e Slovenia.
Ingresso gratuito su appuntamento (339 324 11 33).