di Raffaella Costa
La storica Via Francigena, un cammino che sa di cultura e spiritualità, attraversa anche Pavia in un tratto di 12 chilometri, di cui 2 chilometri nel cuore urbano della città che si allunga fino a viale Cremona e alla località Scarpone. Proprio lungo questo segmento cittadino, sta prendendo forma un’iniziativa speciale: 50 piastrelle in ceramica di Vietri dipinte a mano con l’immagine ufficiale del pellegrino, raffigurato con il classico sacco in spalla e il bastone a sorreggere le fatiche del viaggio.
Le piastrelle, che riportano la scritta “Sei sulla Via Francigena”, saranno donate dal Comune di Pavia ai proprietari di case e negozi che si affacciano sul percorso. L’idea è quella di segnalare in modo artistico e originale la presenza della Via Francigena, coinvolgendo direttamente i cittadini e trasformando le abitazioni e le botteghe in piccoli punti di riferimento per i pellegrini.
Il viandante giallo, il colore scelto per la figura, rappresenta una delle dodici pietre che segnano i dodici cammini internazionali che attraversano Pavia. In futuro, per ciascuno dei percorsi che transitano per la città, sarà realizzata una mattonella dedicata, creando un itinerario unico e decorativo lungo le vie di Pavia.
Questa iniziativa non solo valorizza il percorso storico, ma mira a coinvolgere la comunità, invitando i cittadini a diventare custodi simbolici del cammino. Ogni passo nei due chilometri urbani sarà così un tuffo nella storia e un incontro con l’ospitalità locale: un intreccio tra passato e presente, dove il cammino dei pellegrini incontra la calorosa accoglienza della città.
Pavia, con il suo tratto decorato e riconoscibile, punta a essere non solo una tappa sulla Via Francigena, ma una vera e propria esperienza per i pellegrini da portare nel cuore, un invito a riscoprire la città attraverso i passi della storia.
Con questo progetto e altri in programma, Pavia si prepara dunque a migliorare l’accoglienza ai pellegrini della Via Francigena, rafforzando al tempo stesso il senso di appartenenza dei pavesi ad una città dal patrimonio storico inestimabile. Ne abbiamo parlato con l’assessore al Turismo del Comune di Pavia, Angela Gregorini.
Assessore, l’iniziativa delle piastrelle rientra in un progetto più ampio di valorizzazione dei cammini a Pavia. Qual è la visione alla base di questo progetto?
«Puntiamo molto sui cammini, perché credo che il turismo lento e sostenibile sia non solo bello da praticare, ma anche un trend in crescita. Sempre più persone si avvicinano a questo tipo di esperienza e Pavia si presta benissimo: qui passano ben 12 cammini, e ne stanno nascendo di nuovi. Tra tutti, il più importante è senza dubbio la Via Francigena, che stiamo valorizzando con diverse iniziative. Oltre alle piastrelle, stiamo lavorando alla divulgazione con cartine dettagliate dei percorsi cittadini. L’obiettivo è offrire punti chiari e visibili che permettano ai pellegrini di orientarsi facilmente, facendoli sentire accolti e sicuri lungo il cammino».
Come reagiranno i cittadini di Pavia a questo coinvolgimento diretto?
«Questa iniziativa permette ai cittadini di partecipare attivamente. Quando un abitante decide di esporre la mattonella davanti alla propria casa o al proprio negozio, è come se dicesse: ‘Pellegrino, sono contento che stai passando di qua’. Questo gesto simbolico è importante, perché crea un legame tra la città e chi attraversa la Via Francigena».
Oltre alla segnaletica, quali altri servizi state migliorando per i pellegrini?
«Stiamo lavorando su diversi aspetti. Abbiamo avviato un dialogo con il Parco del Ticino per posizionare nuovi cartelli segnaletici e ripristinare sentieri, come quello del ponte crollato, che sarà sistemato nei prossimi mesi. Sappiamo che i pellegrini hanno bisogno di servizi semplici ma essenziali, come fontanelle d’acqua e percorsi ben mantenuti. Su questo fronte siamo ancora un po’ indietro, ma ci stiamo impegnando».
Ci sono anche iniziative legate alla ristorazione e all’accoglienza?
«Sì, abbiamo già alcuni ristoranti che propongono un menù del pellegrino a prezzi ridotti. C’è, ad esempio, un locale molto evidente su Viale Cremona, proprio lungo la Via Francigena. Stiamo collaborando con i commercianti per coinvolgerne sempre di più. Sul fronte dell’ospitalità, invece, abbiamo un ostello gestito dalle suore in Borgo Ticino, ma non è sufficiente. Il numero dei pellegrini è in costante aumento e stiamo dialogando con la Curia per individuare nuovi spazi da mettere a disposizione».