Ci sono in mostra i tacchi a spillo e anche gli arnesi tipici del mestiere del calzolaio, così intimamente legato alla storia e all’identità. Il Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini, a Vigevano, ha origine dalla passione che dal 1930 spinse il cavalier Bertolini a raccogliere calzature storiche, documenti, cimeli, legati al mondo della calzatura. Dal momento del suo prezioso lascito alla città di Vigevano la collezione ha continuato a crescere e oggi vanta un vastissimo e prezioso patrimonio, arricchito nel tempo da donazioni e acquisizioni.
La prima parte del museo è dedicata alla storia della calzatura. Qui possiamo trovare una carrellata di modelli, dal più antico, datato intorno al 1495, ai classici degli anni ‘70.
Particolarmente preziosa è la pianella attribuita a Beatrice d’Este: il modello più antico di calzatura presente all’interno del museo.Ma davvero tanti sono i modelli di calzature presenti all’interno della prima sezione del museo. La sezione Collezione etnica e Wunderkammer propone modelli e suggestioni curiose. Troviamo calzature estrose create non per essere indossate ma come “divertissement” o provocazione, piccolissime o altissime, tutte destinate a suscitare stupore o meraviglia.Tradizione e innovazione: una sezione che parte dai modelli parigini degli anni ‘20 e arriva fino alla creatività dei giovani stilisti contemporanei, senza tralasciare il ruolo delle aziende storiche.La galleria del museo è dedicata interamente alle calzature con il tacco a spillo, nato proprio a Vigevano nel 1953.In mostra ci sono anche alcune attrezzature tipiche di chi per mestiere, a Vigevano, ha prodotto scarpe di qualità per decenni.FOTO DI VALENTINA MAIOCCHI