In una piccola teca piramidale chiusa nella cassaforte della Biblioteca Universitaria di Pavia, tra libri, carte manoscritte e documenti, riposa Cristoforo Colombo. O almeno, qui ha trovato accoglienza una parte dei suoi resti: qualche piccolissimo frammento di osso. Perché proprio a Pavia, viene da chiedersi. Perché il figlio Ferdinando riferisce che il padre qui ha studiato. I resti arrivano a Pavia nel 1880 consegnati dal nunzio apostolico alla Biblioteca. Cristoforo Colombo è rimasto navigatore anche oltre la morte, visto che i suoi resti hanno viaggiato tra Valladolid, Siviglia, L’Avana, Genova, Pavia. E ancora resta il mistero su quali siano effettivamente di Cristoforo Colombo.
(Video a cura di Pietro Candeliere)
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