La Statua del Regisole è un monumento equestre in bronzo che sorge in piazza Duomo a Pavia di fronte alla cattedrale pavese. La sua storia è ricca di aneddoti e spostamenti che mischiano realtà e leggenda.
Già dalle origini le vicissitudini del Regisole non sono chiare: non si conoscono infatti né la data certa di costruzione né il soggetto della statua. Qualcuno parla di origine longobarda, con soggetto re Teodorico il Grande, altri invece ritengono che la statua sia stata creata ad Acquisgrana su volere di Carlo Magno e, successivamente, trasferita a Pavia. Nel 1315 i Visconti conquistarono Pavia e, complice lo spostamento della residenza di Galeazzo II Visconti a Pavia, il monumento conobbe grande fama nella penisola, venendo citato da Petrarca in una lettera al Boccaccio, e da Leonardo Da Vinci. Questa popolarità fece sì che il Regisole diventasse un punto di riferimento per molti scultori rinascimentali intenti a realizzare statue equestre. La statua attuale non è tuttavia quella originale, che venne distrutta dai Giacobini Pavesi nel 1796 sulla scia dei sentimenti antimonarchici evocati dalla Rivoluzione francese.
Negli anni ’30 del ‘900 il comune decise di realizzarne una copia, affidando l’incarico allo scultore Francesco Messina che, basandosi sulle riproduzioni antiche, plasmò la statua che ancora oggi possiamo ammirare. Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume “Pavia. Le 100 (+1) meraviglie“, a cura di Raffaella Costa, edito da Typimedia editore, 2019.
(Filippo Gatti)