Il colpo d’occhio che regala San Michele è incredibile e indimenticabile, tanto da rendere questa basilica tra le più belle di Pavia. Le sue mura sono intrise di secoli di storia, e hanno ospitato alcuni degli eventi più significativi della storia cittadina.
La prima cosa che colpisce di San Michele, vedendola da fuori, è il suo color sabbia. Guardandola sembra quasi sul punto di sgretolarsi. Questo effetto è dovuto al materiale scelto per il rivestimento, ovvero la pietra arenaria, all’epoca pregiatissima e di cui l’Oltrepò abbondava.
Anche se la distanza tra Pavia e le colline dell’Oltrepò è poca, intorno al 1100, epoca in cui fu eretta l’attuale basilica, ottenere l’arenaria era una vera e propria impresa, motivo che rende San Michele ancora più eccezionale. Sull’origine della basilica si hanno poche informazioni, alcuni fonti vorrebbero addirittura che la fondazione sia attribuita all’imperatore Costantino. In età Longobarda, San Michele è stata un importante centro politico, poiché sede delle incoronazioni imperiali, la più celebre delle quali è certamente quella del Barbarossa, che segna un vero e proprio spartiacque nella storia italiana.
(Filippo Gatti)