Profumo intenso e sapore insospettabilmente delicato, con una caratteristica che solitamente non viene associata al peperone: la digeribilità. È questa la caratteristica del peperone di Voghera, un prodotto di eccellenza del territorio che nel secolo scorso ha rischiato di scomparire per una malattia della pianta che fortunatamente, grazie al lavoro di un comitato scientifico in collaborazione con agronomi e coltivatori, è stato recuperato una ventina di anni fa.
I ristoratori lo propongono in diverse varianti. Le trattorie più tradizionali lo servono nella classica peperonata ma molti ristoranti più moderni si divertono a declinarlo in mille preparazioni. Noi qui ve lo proponiamo come protagonista di un goloso antipasto.
Pulite il peperone e tagliatelo a striscioline. Conditelo con sale e un goccio d’olio. Stendete la pasta, foderatela con prosciutto e formaggio e uno strato di peperone. Arrotolatelo sigillando bene i bordi soprattutto sui lati. Spennellate con un tuorlo d’uovo e aggiungete i semi di papavero. Cuocete a 190° per 20/25 minuti. Per una cottura uniforme posizionatelo non su una teglia, ma sulla griglia del forno con carta forno. Buono appena sfornato ma è ancora meglio consumato a temperatura ambiente.
(Lara Vecchio)