Ecco un’altra ricetta della tradizione vigevanese che però, purtroppo, non è più così facile da intercettare nei ristoranti. Il motivo? Le rane stanno scomparendo da fossi e risaie, o almeno non se ne trovano più in così grande quantità. Ma se siete tanto fortunati da capitare nella stagione più calda e nel posto giusto, non fatevi sfuggire questa specialità. Nella versione fritta, in frittata o in questa versione in umido.
Per prima cosa preparate una marinatura con aceto, cipolla a dadini, mezzo mazzetto di prezzemolo tritato, un pizzico di sale. Mettere a riposate per 4 o 5 ore in frigorifero. Poi tamponate leggermente le rane con della carta da cucina e procedete con un’infarinatura leggera. Scaldate l’olio in un tegame, aggiungete la marinatura e soffriggete per qualche minuto: A questo punto unite le rane e cuocetele a fuoco moderate. Ricordate che si tratta di una carne molto delicata quindi trattatele di conseguenza.
Non richiedono una cottura lunga. In base alla grandezza si fa dai 10 ai 13 minuti. A questo punto aggiungete il pomodoro, il rimanente prezzemolo, il peperoncino e regolate il sale. Cuocete ancora per una quindicina di minuti e servite con del pane abbrustolito.
(Lara Vecchio)