Porta il nome di Andrea Scala, importante architetto milanese, il progetto del Civico Teatro Cagnoni di Vigevano. L’incarico gli fu affidato nel 1871 per rispondere al volere della città di dotarsi di un teatro più adeguato rispetto al già esistente Galimberti. Due anni dopo, precisamente sabato 11 ottobre 1873, il nuovo Teatro Municipale fu solennemente inaugurato con la rappresentazione dell’opera “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Domenico Cagnoni.
Fu una serata veramente eccezionale per la Vigevano di allora: un successo di pubblico e di stampa. Suscitarono notevole interesse anche i due sipari, dipinti da Giovanni Battista Garberini: uno rappresenta una scampagnata a Ticino, il secondo l’assedio di Vigevano. L’architetto Scala ripropose per Vigevano un progetto simile a quello del Teatro Manzoni di Milano, ma con maggiori spazi. Ne uscì un luogo sobrio ed elegante, con leggere decorazioni in stucco e oro, 68 palchi distribuiti in tre file e un loggiato che costituisce il quarto ordine. L’ampio foyer, che ospita i busti dell’attrice Eleonora Duse e del maestro Cagnoni, dà accesso alla platea.
(Filippo Gatti)