Minestrina? Non storcete il naso perché in questo piatto c’è un’esplosione di primavera che risveglia i sensi. Questo ingrediente (urtis) purtroppo non è facile da reperire, a meno che non vi alziate prima degli altri per andarli a raccogliere in campagna. In provincia di Pavia si chiamano ‘urtis’. Scientificamente sono germogli selvatici di luppolo e crescono vicino ai fossi ma qualcuno, associandone la forma, li chiama asparagi selvatici. Poco importa. In questo breve periodo dell’anno bisogna approfittarne almeno una volta, per una frittata, un risotto o, come in questo caso, per una minestra di riso corroborante. Un piatto che sa di casa ma che viene proposto anche nelle vecchie trattorie.
LA RICETTA:
Lavate bene i germogli di luppolo e tagliuzzateli a coltello. Insaporiteli in un goccio d’olio con il pomodoro, aggiungete il brodo, portate a bollore, aggiungete il riso e portate a cottura. Appena prima di spegnere il fuoco unite basilico e una macinata di pepe. Servite con una spolverata di parmigiano e un filo d’olio e crudo.
Fidatevi, il sapore di questa minestra vale davvero una bella passeggiata in campagna, lungo le risaie o lungo i fossi . Questi germogli, purtroppo, sugli scaffali dei supermercati, non li troverete mai. Se siete fortunati potete provare in qualche piccola bancarella del mercato.
(Lara Vecchio)