Il Cimitero di San Giovannino è il cimitero monumentale della città di Pavia, e ospita le tombe di alcuni dei più illustri personaggi pavesi. La sua costruzione risale alla fine del ‘700, quando il cimitero adiacente all’ospedale fu soppresso.
L’inaugurazione avvenne nel 1798, a cui assistettero centinaia di persone. Tuttavia, l’aspetto del cimitero per come lo conosciamo oggi prese forma solamente negli anni successivi all’unità d’Italia, quando fu interessato da un grosso rinnovamento. Prima di allora infatti era semplicemente un campo destinato alle fosse comuni. L’opera di rinnovamento, terminata nel 1912, venne affidata all’architetto Vincenzo Monti, a cui fu assegnato il compito di rendere il cimitero una vera e propria opera d’arte.
Degne di note all’interno del cimitero sono sicuramente le lapidi in maiolica pavese, che rappresentano una vera e propria particolarità del cimitero cittadino, mentre tra le sepolture più note ci sono quelle del Nobel Camillo Golgi, dell’imprenditore Vittorio Necchi, così come di Lazzaro Spallanzani e di alcuni garibaldini che parteciparono alla spedizione dei mille.
(Filippo Gatti)