È nella piazza Ducale di Vigevano che si creano, si avverano e si consumano i sogni: chi sogna la gloria, chi la ricchezza e il riscatto e chi la rivincita. È la location de “Il maestro di Vigevano”, film di Elio Petri tratto dall’omonimo romanzo di Lucio Mastronardi, in cui Alberto Sordi interpreta il maestro Antonio Mombelli, un uomo di lettere, sensibile, idealista.
Probabilmente fuori posto e fuori tempo in una società in cui l’operaio cerca di affrancarsi dal duro lavoro e dalla povertà diventando anch’egli un padrone della fabbrichetta.
È così che si consuma il dramma del maestro, costretto dalla moglie Ada, troppo intraprendente per un uomo così poco pratico, a lasciare la scuola per diventare imprenditore. Ma si scontrerà con il fallimento della fabbrica. Quasi inevitabilmente su un muro appare la scritta: MOMBELLI È CORNUTO!
Vigevano del 1963 è la Vigevano di oggi, la piazza con i suoi bar, le case di ringhiera, la scuola di via Carducci.
(Antonio Ramaioli)