Lucia e Mario frequentano l’Università, si conoscono, si innamorano, il loro sogno nel cassetto è il matrimonio, ma non prima di avere concluso gli studi. Lea Massari ed Enrico Pagani, cestista dell’Olimpia Milano e della Nazionale prestato al cinema, si muovono nella Pavia universitaria degli anni ’50. E “I sogni nel cassetto” è, appunto il titolo del film di cui è regista Renato Castellani.
La città è uguale per tutti nelle forme, ma differenti le dinamiche di vita e le abitudini se sei uno studente, allora come oggi. La lontananza dalla famiglia, le piccole stanze prese in affitto per vivere e studiare, le lezioni in università, le trattorie a buon mercato, la vita spensierata, ma a volte no, degli studenti.
Poche le auto nella Pavia del 1957 a parte quella che sta per investire Mario in Viale della Libertà. In piazza del Duomo la Torre civica c’è ancora! Immagine particolare: Viale Bligny senza alberi lungo la sponda del Naviglio.
Foto da Wikipedia e Cinefilia ritrovata
(Antonio Ramaioli)