Il Duomo di Pavia, noto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta, è la principale chiesa della città di Pavia, nonché uno dei simboli più amati della città. La sua fama è dovuta, oltre che per le reliquie presenti al suo interno, all’imponente cupola. Le sue gigantesche dimensioni, infatti, la collocano al sesto posto tra le cupole della penisola.
La costruzione della cattedrale iniziò nel 1488, su idea di Ascanio Sforza, potente cardinale e fratello minore dell’allora duca di Milano Ludovico il Moro. Il Duomo non sorge tuttavia dal nulla: una delle sue particolarità è l’essere l’unione di due basiliche preesistenti, i cui resti furono abbattuti definitivamente solo alla fine dell’800.
Le vicende legate alla costruzione sono lunghe e travagliate, oltre che ricche di interruzioni. Iniziato alla fine del ‘400, la costruzione si è protratta per secoli, passando da diversi capiprogetto, tra cui Bramante, che ne disegnò la planimetria e completò la cripta, terminando solo nel 1533, con la realizzazione di un parziale rivestimento marmoreo e la costruzione dei due bracci del transetto. Tuttavia, stando alle intenzioni dei costruttori, il Duomo non può ancora dirsi concluso. È possibile ammirare il progetto originale tramite un modello ligneo conservato ai Musei Civici e datato 1487-1488, lungo oltre tre metri.
Una delle attrazioni più importanti del Duomo è la cripta del Bramante, situata sotto la navata centrale, costruita richiamando lo stile architettonico delle antiche terme romane. Dentro al Duomo trova inoltre sepoltura il corpo di San Siro, patrono della città, e tre spine della passione di Cristo, collocate nella “nivola d’oro”, una delle meraviglie del Duomo. Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume “Pavia. Le 100 meraviglie (+1)“, a cura di Raffaella Costa, edito da Typimedia editore, 2019.
(Filippo Gatti)