La Certosa Cantù di Casteggio nasce come monastero intorno al XVII secolo, edificata dai monaci di San Brunone. Oltre all’edificio, la proprietà si estende per oltre mille pertiche, utilizzate per la produzione di vino fin dai suoi albori.
Nell’800 divenne proprietà di privati, che resero il monastero una gigantesca villa, impreziosendo ancora di più il valore del complesso. Le decorazioni più preziose risalgono al 1700, con effetti di trompe l’oeil. Da fuori, si presenta con mura in pietra a vista e, una volta entrati nel cortile, si viene subito attratti dal pozzo centrale in granito, risalente al XVIII secolo, inizialmente utilizzato per conservare il vino.
Oggi, la certosa Cantù è utilizzata come centro culturale per mostre ed eventi, e ospita al suo interno il Civico Museo Archeologico, la Biblioteca Civica Pelizza Marangoni, una sala lettura e uno spazio multimediale.
Foto dal sito lombardiabeniculturali.it
(Filippo Gatti)