In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il 22 novembre 2024 la Biblioteca Mirabello Scala ospiterà l’evento “Morta o Ammazzata? Come i media raccontano i femminicidi”. Questa iniziativa propone una riflessione critica sull’uso del linguaggio nelle cronache di femminicidio, evidenziando come le parole scelte dai media possano, consapevolmente o meno, rafforzare stereotipi di genere e distorcere la percezione dei crimini.
Nonostante le linee guida del Manifesto di Venezia, che promuove una narrazione rispettosa e corretta delle notizie sui femminicidi, spesso si ricade in formulazioni che possono indirettamente giustificare la violenza, come il riferimento a come la vittima era vestita o alle sue scelte di vita. L’evento vuole stimolare una discussione sul ruolo del linguaggio nel promuovere la parità di genere, in linea con l’obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030.
Relatrici dell’evento
Chiara Zanchi
Ricercatrice in glottologia e linguistica presso l’Università di Pavia, Chiara Zanchi insegna Glottologia e Analisi dei Dati Linguistici. Con un dottorato in linguistica comparativa ottenuto presso le Università di Pavia e Bergamo, Zanchi ha approfondito la morfosintassi di lingue antiche come il vedico e il greco omerico. Oltre a una solida esperienza accademica, ha partecipato a progetti di ricerca internazionali ed è responsabile nazionale del progetto Linked WordNets for Indo-European Languages. I suoi interessi di ricerca includono la pragmatica e la linguistica cognitiva, con un focus sull’uso del linguaggio come veicolo di significati culturali e sociali.
Sara Gemelli
Con una laurea magistrale in Linguistica Teorica, Applicata e delle Lingue Moderne, Sara Gemelli è attualmente dottoranda in Scienze Linguistiche presso le Università di Pavia e Bergamo. La sua ricerca si concentra sulla rappresentazione dei femminicidi nei media italiani, esplorando come la narrazione giornalistica possa influenzare l’opinione pubblica e perpetuare stereotipi di genere. Vincitrice del premio “Marina Chiola” per la sua tesi su tematiche legate agli studi di genere, Gemelli fa parte del collettivo transfemminista R-esisto a Piacenza, città in cui è nata.
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