Cinque anni che cambiarono il destino di Pavia. Dal 1522 al 1527, la città fu teatro di assedi, battaglie e occupazioni militari, culminando nel tragico sacco del 1527. Un periodo cruciale della storia pavese, oggi raccontato attraverso un’esposizione imperdibile: La miseranda Citade. Pavia assediata 1522-1527, ospitata nella suggestiva cornice di Santa Maria Gualtieri, in Piazza della Vittoria, e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune.
La mostra propone un vero e proprio tuffo nella Pavia del Cinquecento, attraverso le parole della gente comune e i documenti ufficiali dell’epoca. Saranno esposte lettere, proclami e gride conservate nell’Archivio Storico del Comune di Pavia, testimoni delle difficoltà quotidiane affrontate dai cittadini sotto il dominio francese e poi spagnolo.
Accanto al corpus documentario dell’Archivio, la mostra espone anche una selezione di volumi coevi provenienti dalla Biblioteca civica. Questi testi, che affrontano le dinamiche politiche, militari e sociali del periodo, arricchiscono ulteriormente il quadro storico e offrono chiavi di lettura per comprendere il contesto internazionale in cui si colloca la Battaglia di Pavia.
Tra le tematiche trattate, emergono questioni di grande attualità per l’epoca: il pagamento delle tasse civili e militari, il commercio di viveri e merci, le misure sanitarie per arginare le epidemie. Gli editti del magistrato di sanità raccontano, infatti, come Pavia tentò di proteggersi dai contagi, chiudendo i confini e proibendo l’accesso a persone e animali sospetti.
La città trasformata in una caserma
Un aspetto fondamentale dell’esposizione è dedicato alla gestione degli alloggiamenti militari. Già nel Quattrocento, Pavia ospitava una guarnigione nel Castello Visconteo, ma con l’arrivo di eserciti sempre più numerosi il castello divenne insufficiente. L’Ufficio degli Alloggiamenti, appositamente istituito, si occupò di trovare sistemazioni presso case private e conventi, assegnando stanze ai soldati e organizzando la loro permanenza in città.
Un pezzo di storia poco noto, ma essenziale per comprendere come Pavia visse e sopravvisse a quegli anni turbolenti.
Un’occasione unica per vedere documenti restaurati
A rendere ancora più speciale questa esposizione è la presenza di alcune pergamene e sigilli originali dell’imperatore Carlo V, recentemente restaurati e mostrati al pubblico per la prima volta. Un’occasione irripetibile per gli appassionati di storia e per chi vuole scoprire un capitolo affascinante del passato pavese.
L’iniziativa nasce con l’intento di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico-documentario del Comune di Pavia. La mostra – il cui allestimento è stato curato dall’architetto Rosanna Palomba – sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 16:00 alle 20:00 e durante le festività. Sono previsti eventi collaterali come conferenze e visite guidate su appuntamento per le Scuole e per i Gruppi, scrivendo a: archiviostorico@comune.pv.it.
Un percorso storico tra due mostre
Per un’esperienza completa, la visita a questa mostra può essere abbinata alla mostra multimediale in corso al Castello Visconteo, dedicata alla Battaglia di Pavia del 1525. Un’occasione unica per approfondire due momenti chiave della storia pavese: il lungo assedio alla città e lo scontro che cambiò le sorti d’Europa.
La miseranda Citade. Pavia assediata 1522-1527
Santa Maria Gualtieri, Piazza della Vittoria, Pavia
Dal 12 aprile al 28 settembre 2025
Informazioni
- Ingresso gratuito
- Orari di apertura: sabato e domenica, dalle 16:00 alle 20:00
Aperture straordinarie: Pasqua e Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno - Come arrivare: Santa Maria Gualtieri, Piazza della Vittoria, 4
Bus Autoguidovie: Linee Urbane 1, 3C, 6, 10 (fermata STRADA NUOVA/ITALIA)
Per maggiori informazioni:
Email: archiviostorico@comune.pv.it
Telefono: 0382.399812