Un appuntamento da non perdere. A Vigevano il 7 e 8 ottobre torna il Palio delle Contrade con l’affascinante ricostruzione del Borgo Rinascimentale, il corteo storico in Piazza Ducale e gli emozionanti giochi del Palio nel Castello Visconteo. In un programma ricco di spettacoli, attività e anche tanto gusto!
PROGRAMMA
05/10 – 20,45
Piazza Ducale
Fiaccolata e Transito del Beato Matteo
07/10 – 16.30
Castello Sforzesco (scuderie)
Apertura del Borgo delle Contrade con la rappresentazione dei mestieri e la possibilità di gustare le numerose pietanze
07/10 – 16.30
Castello Sforesco (Sala dell’Affresco)
Magia, erbe e amuleti: indagini sulla storia tra lo splendore delle Corti e la medicina popolare
A cura di Quattro Passi nella Storia
07/10 – 16.30
Castello Sforzesco (seconda scuderia)
Spazio gioco Dadi Ducali
07/10 – 17.30
Castello Sforzesco (Leonardiana)
Spettacolo Maestri Cantori e Astrolabio
07/10 – 19.00
Castello Sforzesco (scuderie)
Cena nelle Contrade
07/10 – 20.45
Via XX Settembre e Castello Sforzesco
Notte Sforzesca
08/10 – 11.00
San Cristoforo in San Pietro Martire
Pontificale
08/10 – 10.00
Castello Sforzesco
Esibizione cavalli El Sueno de Verano
08/10 – 15.00
Castello Sfozesco
XLII Palio delle Contrade di Vigevano
Il Palio delle Contrade di Vigevano nacque nel 1981 all’interno di una realtà locale povera di proposte culturali-ricreative, al fine di coinvolgere l’intera città riproponendo valori autentici e storici, con l’intenzione di onorare il Beato Matteo Carreri, patrono cittadino. Infatti, dopo che, in occasione della festa patronale, il luna park era stato spostato in periferia, il centro cittadino aveva assunto un aspetto ancor più deprimente. Fu per tali ragioni che un gruppo di ragazzi, guidati da mons. don Stefano Cerri, parroco della chiesa di San Pietro Martire, decise di proporre qualcosa che potesse rivitalizzare la festa e la città.
La prima edizione del Palio delle Contrade della città di Vigevano si svolse così la sera di domenica 11 ottobre 1981, festa del Beato Matteo. Le coreografie e il gioco vennero preparati quasi all’ultimo momento. I costumi, inventati in pochi giorni, volevano riportare i vigevanesi indietro nel tempo, nel XV secolo, quando il Beato Matteo percorreva le strade della Vigevano medievale.