Giubileo 2025: itinerari spirituali tra arte e fede nel territorio pavese

Ancora poche ore e poi sarà una vigilia di Natale straordinaria per chi ha fede: oltre alle celebrazioni che salutano come ogni anno il miracolo della Natività, questo 24 dicembre sancirà con il rito dell’apertura della Porta Santa anche l’avvio del Giubileo che, istituito dalla Chiesa cattolica come Anno Santo, rappresenta un momento di profonda riflessione e rinnovamento spirituale. Ogni Giubileo invita i fedeli a compiere pellegrinaggi verso luoghi sacri, attraversando le Porte Sante delle chiese designate, simbolo del passaggio verso una nuova vita di grazia. Questo cammino spirituale non è solo un atto di devozione, ma un viaggio interiore che rafforza il legame tra l’uomo e il divino, intrecciando storia, cultura e fede.

La provincia di Pavia, con la sua ricca tradizione religiosa, offre un itinerario unico per i pellegrini in occasione del Giubileo, coinvolgendo le tre diocesi di Pavia, Vigevano e Tortona. Le chiese giubilari e altri luoghi di fede che sorgono in quest’area così vasta ed eterogenea sono custodi di arte, storia e spiritualità e pronte ad accogliere i fedeli in un clima di preghiera e riflessione: li abbiamo censiti e descritti in questa ideale mappa, nella speranza che possano diventare un’occasione di visita e scoperta per quanti vogliano unire la spiritualità di un periodo così importante per la fede con l’emozione di conoscere le tante ricchezze monumentali del territorio.

A Pavia la Cattedrale di Santa Maria Assunta è un capolavoro architettonico rinascimentale che domina il centro città. Celebre per la sua cupola imponente, una delle più grandi in Italia, il Duomo custodisce reliquie e opere d’arte di inestimabile valore.

Questa chiesa romanica, tra le più antiche di Pavia, è un luogo di straordinaria bellezza e significato storico. Qui venivano incoronati i re d’Italia, e le sue decorazioni scultoree raccontano storie bibliche e medievali.

La basilica è un autentico gioiello del romanico pavese ed è nota per il suo splendido mosaico dorato. Vi riposano le spoglie di Sant’Agostino, uno dei più grandi Padri della Chiesa.

Esempio perfetto di gotico lombardo, la chiesa colpisce per la sua facciata elaborata e l’ampio interno ricco di decorazioni e opere d’arte.

Situata in una tranquilla area periferica di Pavia, questa chiesa è dedicata al vescovo Lanfranco Beccari. La struttura romanica è impreziosita da affreschi e da un chiostro suggestivo.

Una piccola chiesa dal grande fascino, San Luca è conosciuta per la sua atmosfera raccolta e i tesori artistici che conserva al suo interno.

Un autentico capolavoro del Rinascimento italiano, la Certosa è un monastero monumentale immerso nel verde. La sua grandiosa facciata, i chiostri e gli affreschi la rendono una meta imperdibile per i pellegrini.

Situata nel cuore della città di Vigevano, questa chiesa si distingue per la sua facciata barocca e l’interno ricco di opere d’arte. È un punto di riferimento spirituale per i fedeli della zona.

Un luogo di intensa preghiera, questa chiesa di Vigevano accoglie pellegrini desiderosi di meditare davanti al Santissimo Sacramento: la Chiesa raccomanda la visita in adorazione quale “prova di gratitudine, segno di amore e debito di riconoscenza a Cristo Signore”.

Nota per la sua storica importanza, questa chiesa romanica è un simbolo della cristianità nella Lomellina, territorio particolarmente ricco di testimonianze architettoniche e artistiche risalenti a quello stile così prezioso. L’architettura essenziale e i decori antichi ne fanno un luogo di grande suggestione.

Una parrocchiale accogliente, dove i fedeli trovano un ambiente familiare per la preghiera e la celebrazione dei sacramenti in una chiesa che, probabilmente, è tra le più antiche della diocesi, tanto che era già battesimale in età paleocristiana;

Dedicata a Santa Maria Assunta e San Lorenzo, la Cattedrale nella cittadina piemontese sede della più vasta diocesi italiana che si estende tra Piemonte, Lombardia e Liguria è un esempio di architettura barocca, con un interno ricco di stucchi e decorazioni che invitano alla contemplazione.

Un santuario immerso nella campagna, meta di pellegrinaggi per la devozione mariana, che deve la sua costruzione al desiderio e all’impegno della famiglia di don Arturo Perduca, soprannominato “il Canonico” che nacque a Corvino San Quirico e che in seminario diventò amico di don Luigi Orione che poi aiutò nella gestione della Piccola Opera della Divina Provvidenza : il monumento sorge a Fumo, in un terreno donato dalla madre.

Questo Duomo è un simbolo della città, con la sua facciata neoclassica e gli interni che raccontano secoli di fede e arte: costruita agli inizi del XVII secolo ma ultimata soltanto nel 1881, con il campanile e il tiburio ottagonale è diventato il simbolo iconico del profilo urbanistico vogherese. La Chiesa custodisce un piccolo reliquiario contenente un frammento della Sacra Spina, proveniente dalla corona di Cristo che anticamente durante la festa di san Bovo veniva mostrata al popolo per ottenere una benedizione.

Un luogo caro ai devoti locali, che qui si recano per chiedere grazie e protezione: è una delle più antiche chiese di Voghera, perché ce n’è già traccia in una bolla papale del 1153. Sorta come monastero di monaci benedettini, ricostruita come luogo di culto e convento domenicano, dal 1820 è retta dall’ordine francescano.

Il Santuario Madonna del Perpetuo Soccorso di Scorzoletta, nei pressi di Cigognola, è considerato un luogo di grazia per tutti ed è frutto di un ex voto. I lavori per la costruzione iniziarono nel 1944 per volontà dei fedeli ma vennero ultimati grazie alla generosità di un mecenate locale, Carlo Colli di Casei Gerola: l’uomo, rimasto vittima di un mitragliamento aereo durante la seconda guerra mondiale, aveva promesso alla Madonna che se si fosse salvato le avrebbe edificato un tempio.

Posta in una posizione panoramica,  il Santuario della Passione di Torricella Verzate fu edificato e benedetto nel dicembre 1768: presenta la forma di una croce greca, di ordine corinzio composito ed è senza fondamenta. Questo luogo, recentemente inserito dal Fai nel censimento dei luoghi da non dimenticare, è ideale per unire il pellegrinaggio alla bellezza del paesaggio.

Un luogo discreto, ma ricco di spiritualità, dove i pellegrini trovano serenità: esisteva già nel X secolo, fu amministrata della diocesi di Tortona insieme a Sant’Antonino nel 1192 e poi annessa alla pieve di Codevilla nel 1299. Il santuario subì diverse modifiche nei secoli XIV e XIX.

Un santuario frequentato dai fedeli della zona, noto per le sue celebrazioni mariane ma con una storia lunga e davvero importante legata, tra l’altro, al passaggio delle reliquie di Sant’Agostino, la cui urna qui fece sosta nel 721, e alla vita di San Luigi Orione.

Questi itinerari di fede non sono solo una opportunità per vivere il Giubileo, ma anche per scoprire il patrimonio religioso e culturale di una terra che da secoli intreccia storia e devozione. Ogni chiesa, con la sua peculiarità, rappresenta una tappa significativa di un viaggio spirituale che arricchisce l’anima, lo spirito e, ovviamente, gli occhi.