Al Collegio F.lli Cairoli di Pavia un evento che promette di trascendere i confini del tempo e della percezione. Venerdì 4 luglio 2025, alle ore 18.00, la Galleria Marco Fraccaro sarà teatro del finissage dell’esposizione “Pluritempo cronoviaggi e 44 memorabilia dai secoli venturi“, un’esperienza artistica che esplora le sfumature del futuro e del “non artificiale”.
Protagonista della mostra itinerante è l’artista e designer americana Jenny Filipetti, che attraverso il suo laboratorio CHROMAKAIROS presenta invenzioni tecno-alchemiche, talismani e altri assemblaggi che sembrano giunti da ere future. Gli oggetti in esposizione, descritti come un insolito bazar, includono condotti che interagiscono con segnali invisibili, testimoniando le continue sperimentazioni di Filipetti e la sua ricerca di un’ecologia sensoriale nelle interfacce tra umano, macchina e le molteplici forme di esistenza.
L’evento vedrà anche la partecipazione dello scultore e modellatore 3D Pasquale Pacilè. Nel cortile del collegio, Pacilè presenterà “AUREOS”, due opere in realtà aumentata. Queste sculture, pur essendo digitalmente presenti, sono assenti nella dimensione analogica e offriranno ai visitatori un’esperienza immersiva per scoprire il doppio archetipo di Eva nelle sue rigenerazioni in Lilith e Venere attraverso lo schermo del proprio smartphone.
Il progetto “DustyEye”, anima concettuale della mostra, ha esplorato i prossimi secoli avvalendosi di un dispositivo chiamato “Cronotraslatore”, più noto come “Macchina del Tempo”. Si precisa che il progetto non ha intenti profetici, ma indaga uno dei molti futuri possibili, in una struttura complessa che ammette infinite linee narrative, preservando così il libero arbitrio. La narrazione dipinta è volutamente distante dalle distopie promosse da una certa fantascienza contemporanea , presentando un domani dove il confine tra Mente e Algoritmo si dissolve, rendendo il concetto di “artificiale” obsoleto.
Il percorso espositivo segue la vita dell’androide N°44 V864.962 e le vicende del cybercane Maxtor, includendo anche una “Legione di entità digitali” dal XXIII secolo. Reperti dai secoli venturi e centinaia di Ukron accompagneranno la narrazione, creando la giusta atmosfera tecnomagica per questa immersione nel “Pluritempo”.