Luigi Lucotti, conosciuto come l’idolo di Voghera, è stato un ciclista professionista capace di entrare nel cuore della sua città e di tutti gli appassionati di ciclismo. Nato a Voghera il 18 dicembre 1893, Luigi è ricordato non solo per le sue imprese sportive, ma anche per il profondo legame con la sua terra natale, dove è nato e ha vissuto gran parte della sua vita.
Professionista dal 1913 al 1926, Luigi Lucotti fu un ottimo passista e fondista, distinguendosi soprattutto nelle corse a tappe come il Giro d’Italia e il Tour de France. Partecipò a sette edizioni della corsa rosa tra il 1913 e il 1926, vincendo la tappa dell’Aquila, una delle più lunghe della storia con una durata superiore alle 19 ore, e classificandosi terzo nell’edizione del 1914.
Al Tour de France, Lucotti si mise particolarmente in luce nel 1919, vincendo le tappe di Strasburgo e Metz e conquistando il settimo posto finale. Nel 1921 raggiunse un altro importante traguardo, vincendo la tappa di Tolone e concludendo al quarto posto nella classifica generale. Negli ultimi anni della sua carriera, Lucotti divenne un fidato gregario di Costante Girardengo, uno dei più grandi campioni del ciclismo italiano. Terminata la carriera agonistica, aprì un negozio di biciclette, rimanendo così legato al mondo delle due ruote.
Nonostante le soddisfazioni raccolte durante la carriera agonistica, Luigi Lucotti è rimasto sempre legato alle sue radici. A Voghera, la sua figura è diventata leggendaria, tanto da guadagnarsi il titolo di “idolo di Voghera”. Un riconoscimento non solo per i traguardi sportivi, ma anche per la semplicità e l’umiltà con cui ha affrontato la vita fuori dalle competizioni.
Luigi Lucotti si è spento a Voghera il 29 dicembre 1980, poco dopo aver compiuto 87 anni. Un destino che lo ha riportato al punto di partenza, nella città che gli ha dato i natali e che ancora oggi lo celebra con affetto e orgoglio.