Italo Calvino, uno dei più celebri scrittori italiani del Novecento, sebbene nato a Santiago de Las Vegas, a Cuba, il 15 ottobre 1923, è indissolubilmente legato alla città di Pavia. Questo legame si fonda sulle radici familiari e sulla formazione intellettuale dello scrittore. La madre di Calvino, Eva Mameli, originaria della Sardegna, lavorava presso l’Università di Pavia, dove divenne la prima donna in Italia a ottenere la cattedra di Botanica. Il matrimonio tra Eva Mameli e Mario Calvino, agronomo di Sanremo, fu celebrato proprio a Pavia il 30 ottobre 1920.
Pavia, con la sua antica università e il suo ricco patrimonio culturale, ha offerto a Calvino un terreno fertile per la sua crescita intellettuale. La città lombarda, infatti, è stata da sempre un centro di studi e di ricerca di prim’ordine, e ha ospitato alcune delle menti più brillanti del nostro Paese. A testimonianza del legame tra Calvino e Pavia, presso il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia è conservato un prezioso fondo archivistico dedicato allo scrittore. Tra i materiali custoditi, spicca un famoso carteggio tra Calvino e l’attrice Elsa de’ Giorgi, che ebbe una relazione sentimentale con lo scrittore. Questo carteggio offre un’interessante testimonianza della vita privata e della produzione letteraria di Calvino, e rappresenta un’importante fonte per gli studiosi della sua opera.
Calvino e la letteratura italiana
Italo Calvino, grazie alla sua scrittura innovativa e sperimentale, ha profondamente segnato la letteratura italiana del Novecento. Le sue opere, che spaziano dal realismo al fantastico, sono caratterizzate da una grande originalità e da una profonda riflessione sulla condizione umana. Tra i suoi romanzi più celebri ricordiamo “Il visconte dimezzato”, “Le cosmicomiche” e “Il sentiero dei nidi di ragno”.