Carlo Benedetto Enrico Cairoli (Pavia, 6 febbraio 1840 – Roma, 23 ottobre 1867) è stato un patriota italiano, figura emblematica del Risorgimento, noto per il suo coraggio e il suo ardente desiderio di un’Italia unita e indipendente. Cairoli crebbe in un ambiente familiare profondamente legato agli ideali risorgimentali. Suo padre, Carlo Cairoli, medico e docente universitario, fu un fervente sostenitore dell’indipendenza italiana. La madre, Adelaide Bono Cairoli, educò i figli ai valori di libertà e patria.
Carlo Benedetto Enrico Cairoli partecipò attivamente a tutte le principali campagne militari del Risorgimento. Nel 1848, durante la Prima Guerra di Indipendenza, combatté valorosamente nelle Cinque Giornate di Milano e in altre battaglie. Nel 1859, si unì ai Cacciatori delle Alpi di Garibaldi durante la Seconda Guerra di Indipendenza.
Nel 1860, Cairoli partecipò alla storica Spedizione dei Mille di Garibaldi, un’impresa che portò all’annessione del sud Italia al Regno di Sardegna. Durante la campagna, si distinse per il suo coraggio e fu ferito gravemente a Palermo. Dopo l’Unità d’Italia, Cairoli continuò a battersi per la liberazione di Roma, ancora sotto il dominio pontificio. Nel 1867, organizzò una spedizione di volontari per liberare la città, ma fu sconfitto e ucciso nella battaglia di Villa Glori.
Carlo Benedetto Enrico Cairoli è ricordato come un eroe nazionale e un simbolo del Risorgimento italiano. La sua figura ha ispirato generazioni di italiani con il suo coraggio, il suo patriottismo e il suo impegno per la libertà e l’unità del paese.