Giovanni Antonio Amedeo Plana, nato a Voghera il 6 novembre 1781, è stato uno dei più illustri matematici e astronomi del suo tempo, contribuendo significativamente all’astronomia e alla matematica con studi che hanno lasciato un’impronta duratura. La sua città natale, Voghera, può vantarsi di aver dato i natali a uno scienziato che avrebbe poi trovato fama e riconoscimenti a livello internazionale.
Plana iniziò i suoi studi a Grenoble, in Francia, dove conobbe Stendhal, famoso scrittore e suo amico per molti anni. Successivamente si trasferì a Parigi, dove frequentò l’École Polytechnique e fu allievo del grande matematico Joseph-Louis Lagrange, una figura fondamentale per la scienza del tempo. Questo rapporto fu così importante che, in seguito, Plana sposò una nipote di Lagrange, consolidando un legame non solo professionale, ma anche familiare.
Nel 1811, Plana tornò in Italia e fu nominato professore di astronomia a Torino, dove la sua carriera accademica e scientifica raggiunse l’apice. Solo due anni dopo, nel 1813, fondò di fatto l’Osservatorio astronomico di Torino e ne divenne il primo direttore, aprendo così una nuova era per l’astronomia piemontese. Qui, Plana si dedicò con passione alla ricerca, specializzandosi in astronomia geodetica e astronomia teorica, nonché nello studio del calcolo infinitesimale.
Uno dei suoi contributi più celebri fu la Théorie du mouvement de la lune (Teoria del moto della Luna), un’opera monumentale terminata nel 1832. Questo trattato, avviato insieme al collega Francesco Carlini nel 1813 ma poi completato da Plana in solitaria, rappresentava un’analisi complessa e dettagliata dei movimenti lunari, essenziale per l’astronomia dell’epoca. Grazie a questa opera, gli venne conferita la medaglia d’oro della Royal Astronomical Society, riconoscimento che sottolineava l’importanza del suo lavoro a livello internazionale.
Oltre a essere uno degli astronomi più influenti del suo tempo, Plana fu anche un matematico di altissimo livello. Nel 1861, per i suoi meriti scientifici, fu insignito dell’onore di essere nominato senatore del primo Senato italiano, un riconoscimento che coronava una vita dedicata alla scienza e alla conoscenza.
Giovanni Plana morì a Torino il 20 gennaio 1864, lasciando un’eredità intellettuale di enorme valore. Il suo contributo ha reso orgogliosa non solo la comunità scientifica, ma anche la sua città natale, Voghera, che lo ricorda come uno dei suoi più illustri cittadini.