Nasce a Montù Beccaria il 17 febbraio 1883, Ernesto Maria Pasquali, uno dei primi grandi cineasti italiani. C’è un motivo se il museo del cinema è ospitato alla Mole Antonellina: nel 1912 vennero prodotti 120 film a Milano, 420 a Roma e 569 a Torino. E molti erano i film griffati dalla “Pasquali e Tempo” nata il 20 dicembre 1908 con i capitali del farmacista Giuseppe Tempo e le idee di Pasquali. Rimasto presto orfano di madre, aveva lasciato l’Oltrepò e, dopo aver frequentato un collegio ad Aosta, si era diplomato ragioniere a Torino, dove era andato a vivere con lo zio avvocato e deputato. Aveva iniziato a scrivere per alcuni dei più importanti giornali per poi dedicarsi a commedie e drammi storici meritandosi l’assunzione all’Ambrosia Film, una delle principali major torinesi. Nel 1908 la decisione di mettersi in proprio che viene premiata visto che già dopo due anni Pasquali riscatta le quote del socio per dare vita alla “Pasquali Film”. Nel 1911 apre un teatro di posa a Roma, in via Nomentana, e apre uffici di rappresentanza a Londra, New York e Berlino con una rete di distribuzione che arriva anche in Russia e Brasile. Inaugura un nuovo impianto a Torino su una superficie di oltre 10mila metri quadri e, a fine 1912, diventa il primo presidente dell’Unione Italiana Cinematografisti. A rovinare i suoi piani arriva la Grande Guerra e una grave forma di ipertiroidismo. Cerca comunque di mantenere in piedi l’azienda ma la malattia avrà la meglio ed Ernesto Maria Pasquali muore a Torino il 9 maggio 1919.
(Bruno Gandini)