L’Oltrepò Pavese, terra d’eccellenza per la produzione di vino, compie uno dei primi passi verso una attività organizzata il primo settembre del 1902, a Broni. In quell’anno, su iniziativa del curato don Carrà, viene istituita una cantina dal nome “Cattolica”, supportata finanziariamente dalla Cassa Rurale Bronese e dalla Cassa di risparmio di Voghera.
All’epoca il comune di Broni poteva contare su 1200 ettari di vigneto. La cantina, se pure di dimensioni contenute, inizia producendo circa 1000 ettolitri di vino e prosegue l’attività per circa dieci anni. Negli anni ’30 si avvia un nuovo tentativo di creare una cantina sociale a Broni, ma il progetto si sviluppa pienamente solo nel 1953, grazie al sindaco Aldo Canepa e alla collaborazione con il rinomato enotecnico e imprenditore vitivinicolo, Giovanni Ballabio. La cantina sociale intercomunale di Broni finalmente viene inaugurata: è il 1960.