Il 6 maggio 1805, Pavia si vestì a festa per accogliere l’imperatore Napoleone Bonaparte e la sua consorte, Giuseppina di Beauharnais. L’arrivo della coppia imperiale rappresentava un evento di straordinaria importanza per la città lombarda, preludio alla solenne proclamazione di Napoleone a Re d’Italia che si sarebbe tenuta di lì a pochi giorni a Milano.
Ad attenderli, le autorità locali e la nobiltà pavese si apprestarono a rendere omaggio ai loro illustri ospiti, conducendoli con tutti gli onori a Palazzo Botta Adorno. Questa magnifica dimora patrizia, all’epoca uno dei gioielli architettonici più splendenti della città, aprì i suoi sontuosi portoni per ospitare la coppia imperiale. Tra le sue mura riccamente decorate, Napoleone e Giuseppina trovarono alloggi all’altezza del loro rango. La stanza riservata all’imperatore, oggi conosciuta come la Stanza di Napoleone, testimonia ancora la magnificenza di quel periodo, con i suoi stucchi delicati e gli affreschi che narrano storie di un’epoca passata. Questo ambiente esclusivo, gelosamente conservato e aperto al pubblico solo in rare occasioni, permette ancora oggi di respirare l’atmosfera di quel breve ma significativo soggiorno.
Durante la loro permanenza pavese, che si protrasse fino all’8 maggio, Napoleone e Giuseppina ebbero agende distinte ma ugualmente intense. L’imperatore dedicò il suo tempo alla visita dei luoghi simbolo della città. Ammirò la maestosità del Castello Visconteo, testimone di secoli di storia e potere, e conobbe l’eccellenza del Collegio Ghislieri, istituzione di prestigio e fucina di talenti. Un momento particolarmente significativo fu la sua visita all’Università di Pavia, ateneo di fama europea. Qui, Napoleone ebbe l’opportunità di assistere a una lezione del celebre Alessandro Volta, scienziato di fama mondiale le cui scoperte sull’elettricità stavano rivoluzionando il panorama scientifico. Un incontro tra il potere politico e il genio scientifico, un evento che sottolineava l’importanza che l’imperatore attribuiva al sapere e al progresso.
Mentre Napoleone era impegnato nelle sue visite istituzionali, Giuseppina trascorse una serata all’elegante teatro cittadino, allora noto come Teatro del Nobile Condominio e oggi ribattezzato Teatro Fraschini. L’atmosfera raffinata del teatro e lo spettacolo offerto rappresentarono un momento di svago e intrattenimento in un soggiorno altrimenti denso di impegni ufficiali.
L’8 maggio segnò la partenza della coppia imperiale da Pavia. Napoleone, lasciandosi alle spalle la città sull’antico Ticino, si diresse verso Milano, dove lo attendeva la solenne cerimonia di incoronazione a Re d’Italia. Il breve soggiorno pavese, pur nella sua concisione, rimase impresso nella storia della città come un momento di fulgida importanza, un fugace incontro tra la grandezza napoleonica e il ricco patrimonio storico e culturale di Pavia.
(Raffaella Costa)