Il 14 dicembre ricorre l’anniversario della morte di Donna Agnese Riberia y Castiglia, figura di spicco nella storia di Vigevano. Proveniente da una nobile famiglia di origini spagnole, Agnese è ricordata per il suo spirito filantropico e per l’impatto duraturo delle sue opere benefiche.
Figlia di Andrea Riberia, governatore spagnolo della città, e di una gentildonna vigevanese, Agnese sposò il giureconsulto Michele Lanzi, con cui si trasferì a Madrid quando lui fu nominato membro del Supremo Consiglio d’Italia. Rimasta vedova, tornò nella sua Vigevano, dove si dedicò interamente ad attività pie e caritatevoli.
Nel 1629 fondò un “Luogo pio per dodici orfane vigevanesi,” ospitandolo nel proprio palazzo. Questa istituzione divenne un punto di riferimento per la comunità e una testimonianza del suo impegno sociale. Negli anni successivi, Agnese si ritirò nel Monastero dell’Assunta, guidato dalla sorella Suor Antonia Maria Riberia, Madre Superiora del convento.
Alla sua morte, il 14 dicembre 1641, lasciò tutti i suoi beni all’orfanotrofio da lei fondato, assicurando la continuità della sua opera benefica. Fu sepolta nella chiesa del Monastero, secondo il suo desiderio. Purtroppo, le sue ceneri andarono disperse dopo la soppressione napoleonica, quando la chiesa fu trasformata nel Teatro Galimberti.