Il 29 gennaio 1497 si spegneva a Milano Beatrice d’Este, una delle figure più affascinanti e influenti del Rinascimento italiano. Sposata a Ludovico il Moro, duca di Milano, Beatrice era una donna di grande cultura e intelligenza, simbolo dell’eleganza e del prestigio della corte sforzesca.
La sua breve vita – morì a soli 23 anni di parto– è legata anche a Vigevano, la città che Ludovico trasformò in una delle sue residenze preferite. Qui, sotto l’influenza del Moro, il Castello Sforzesco e la piazza Ducale, capolavoro rinascimentale, divennero luoghi emblematici del potere e della magnificenza della corte. Si dice che Beatrice amasse trascorrere il suo tempo a Vigevano, dove la natura e l’architettura si fondevano in un equilibrio perfetto.
Beatrice fu anche una mecenate delle arti, sostenendo artisti come Leonardo da Vinci e Bramante. La sua morte prematura lasciò un vuoto profondo, non solo nel cuore del marito ma anche nella vita culturale e politica dell’epoca.
Oggi, Vigevano conserva ancora la memoria di quel periodo splendido, e la figura di Beatrice d’Este resta un simbolo di grazia e intelligenza, capace di influenzare un’epoca intera.