Il 10 marzo 1612, Vigevano celebra un momento cruciale: la consacrazione del suo Duomo, dedicato a Sant’Ambrogio, patrono della città. Questo evento segna il compimento di un’opera iniziata nel 1532 da Francesco II Sforza, che volle trasformare una preesistente chiesa trecentesca in un edificio maestoso.
Il Duomo si erge imponente su Piazza Ducale, cuore pulsante di Vigevano. La sua architettura è un racconto vivente delle epoche che ha attraversato. Francesco II Sforza avvia la costruzione in stile rinascimentale, gettando le basi di un edificio che si trasformerà nel tempo. Nel 1612, la consacrazione sancisce il completamento della struttura originaria. Successivamente, il vescovo Juan Caramuel y Lobkowitz concepisce l’audace facciata concava, un tocco barocco che verrà realizzato dopo la sua morte, conferendo al Duomo un aspetto unico.
Vigevano condivide con Milano il patrono Sant’Ambrogio, ma ha un legame speciale con il Beato Matteo Carreri. A differenza dei milanesi, però, , i vigevanesi festeggiano il loro protettore, il Beato Matteo Carreri. Così, mentre per Milano la festività è il 7 dicembre, la città ducale festeggia il lunedì successivo alla seconda domenica di ottobre. Questa particolarità, a volte, genera confusione tra i cittadini, che tendono a identificare erroneamente il Beato Matteo come unico patrono.
Il Duomo di Vigevano è un tesoro di arte e spiritualità. Le tre navate custodiscono opere preziose, testimonianze della devozione e dell’abilità artistica del passato. La facciata concava cattura lo sguardo, un’opera architettonica che non smette di stupire. Adiacente alla Cattedrale, il Museo del Tesoro del Duomo raccoglie oggetti sacri e opere d’arte, offrendo un ulteriore spaccato della storia del luogo.