Il 6 dicembre 1936, durante i lavori di demolizione delle cattedrali gemine romaniche di Pavia, venne alla luce un raro mosaico pavimentale medievale raffigurante la Passio di Sant’Eustachio. Questo capolavoro, originario della cattedrale invernale di Santa Maria del Popolo, è considerato uno dei mosaici medievali più straordinari dell’Occidente, secondo Xavier Barral I Altet, massimo studioso di pavimenti romanici.
Il mosaico si distingue per la vivida policromia e il racconto agiografico organizzato in registri istoriati, arricchiti da decorazioni geometriche e motivi simbolici. È l’unico esempio musivo noto della Passione di Sant’Eustachio, un soggetto che trova parallelismi solo nella scultura romanica di Vézelay e Monreale.
Dopo il ritrovamento, il mosaico fu trasferito nel deposito della Fabbriceria del Duomo e restaurato nel 1950. Testimone dell’arte e della spiritualità medievale, rimane un simbolo della ricca tradizione musiva di Pavia, città che custodisce numerosi pavimenti a mosaico nelle sue chiese storiche. Verrà restaurato nel 1950. E’ conservato ai Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia.