Dopo una lunga serie di proteste e disordini, il 20 aprile 1856 il consiglio di reggenza del Comune di Voghera delibera la necessità di un intervento del vescovo per calmare gli animi: pare infatti che nella collegiata della città vi fosse una sola parrocchia divenuta insufficiente per l’aumentata popolazione, la quale tanto fece finché non ne ottenne l’istituzione di altre due, una in San Francesco e l’altra in San Rocco, retta dai domenicani.
Voghera, reduce dalla peste e della carestia che l’aveva colpita dieci anni dopo decimandone la popolazione, aveva bisogno di rialzarsi. La città stava rinascendo e gli abitanti avevano ripreso a crescere di numero e di esigenze non accettando più che in tempo di quaresima ci fosse solo un sacerdote a predicare.
(Raffaella Costa)