Presente a Pavia già in epoca longobarda, nel 1500 la comunità ebraica poteva fregiarsi in città di un fiorente centro di studi rabbinici, diverse sinagoghe – tra cui una attigua a Santa Maria Gualtieri -, e un proprio cimitero nella zona di Porta Garibaldi. Ma il 31 luglio 1597 gli ebrei abitanti a Pavia sono costretti ad abbandonare la città a causa dell’ordinanza del 24 luglio 1595 del re di Spagna Filippo II, che da tempo aveva iniziato una dura repressione delle minoranze di ebrei e arabi, li aveva banditi dal suo dominio in nome della Controriforma.
(Raffaella Costa)
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