Il 23 novembre segna l’anniversario di un momento memorabile nella televisione italiana: l’esordio di Match, condotto da Alberto Arbasino sulla Rete 1. Questo ciclo di dieci puntate, trasmesse dal 23 novembre 1977 al 1° febbraio 1978, rappresentò un esperimento unico di dibattito culturale televisivo. Arbasino, già acclamato scrittore e intellettuale, fu l’arbitro di incontri tra due personalità dello stesso ambito, protagonisti di “domande incrociate”, come recitava il sottotitolo del programma.
L’idea di Match nacque dalla mente di Arnaldo Bagnasco, pioniere della TV culturale, che insieme a Marina Gefter Cervi e Adriana Borgonovo, lanciò Arbasino nella sua unica avventura televisiva. Un format innovativo, quasi senza interruzioni, registrato a colori e con una media di sette milioni e mezzo di spettatori: un risultato straordinario per una rubrica culturale in seconda serata.
La puntata inaugurale del 23 novembre fu dedicata al teatro, mettendo a confronto Giorgio Albertazzi, rappresentante del teatro tradizionale, e Memè Perlini, esponente dell’avanguardia. Al loro fianco, sostenitori di spicco: Tito Schipa Jr. ed Elisabetta Pozzi per Albertazzi, e Italo Moscati, Maurizio Liverani e Giuseppe Bartolucci per Perlini. Il dibattito, vivace e acceso, si chiuse con una riflessione dello stesso Arbasino: “Due autoritratti: abbiamo avuto un teatrante della generazione di mezzo, pieno di critiche e autocritiche, e abbiamo invece avuto un rappresentante della generazione esordiente, pieno di certezze quasi assolute.”