Per ordine del signore di Milano Galeazzo II Visconti il 27 marzo 1360 iniziano i lavori di costruzione del Castello Visconteo che si concluderanno in meno di sei anni. L’idea è di farne una raffinata residenza di corte. Francesco Petrarca viene inviato a realizzare la biblioteca, mentre nel 1495 Ludovico il Moro affida a Leonardo da Vinci e al Bramante la decorazione dei saloni – oggi sede del Museo del Risorgimento e Gallico Romano – che i due geniali artisti dipingeranno di azzurro con stelle in oro zecchino. Con la morte di Francesco Sforza, avvenuta due secoli dopo, il castello diventa sede militare e due delle quattro torri originarie verranno distrutte dalle artiglierie francesi durante la presa di Pavia del 1522. L’uso degli spazi da parte di vari eserciti pregiudicherà l’aspetto originario dei loggiati, dei porticati e della merlatura. Fino al 1920 il castello verrà adibito a caserma, carcere ed arsenale. Oggi, dopo importanti restauri, è la sede dei Musei Civici di Pavia, di mostre temporanee ed eventi musicali.
(Raffaella Costa)