Notte del 23 aprile 1946: Domenico Leccisi trafuga la salma di Benito Mussolini dal cimitero del Musocco. Sarà ritrovata alla Certosa di Pavia il 12 agosto. Dopo i fatti di piazzale Loreto, per volere delle autorità, il corpo di Benito Mussolini viene tumulato in gran segreto in una fossa anonima nel cimitero di Milano.
Ma un gruppo neofascista, con a capo Domenico Leccisi, ne reclama una sepoltura più degna e lo trafuga un anno dopo. Grande è lo stupore quando ad agosto la salma del Duce viene ritrovata alla Certosa di Pavia: è nello splendido edificio monastico, realizzato tra la fine del 1400 e i primi anni del secolo successivo, che sono custoditi i resti di Mussolini. Il corpo viene ritrovato chiuso in un baule e avvolto in due sacchi di plastica in un armadio a muro di una cella al piano terreno della Certosa.
Solo nel 1957 il Duce sarà definitivamente seppellito nella tomba di famiglia a Predappio. In quei precedenti nove anni è stato segretamente conservato in una cappella del convento cappuccino di Cerro Maggiore, poco lontano da Milano.
(Raffaella Costa)