Agostino Depretis, figura centrale del panorama politico italiano dell’Ottocento, assunse per la terza volta la carica di Presidente del Consiglio il 25 novembre 1879, ricoprendo contestualmente anche il ruolo di Ministro dell’Interno. Questo momento segnò una fase cruciale del suo percorso politico, durante la quale il suo approccio alla guida del governo avrebbe contribuito a plasmare le dinamiche istituzionali del giovane Regno d’Italia.
Depretis, originario di Stradella (PV), è noto per la sua capacità di tessere equilibri politici in un contesto di profonde trasformazioni economiche e sociali. L’assunzione dell’interim al Ministero dell’Interno rifletteva la sua volontà di mantenere un controllo diretto sulle politiche amministrative e di sicurezza, ambiti fondamentali in un’Italia ancora impegnata nel consolidamento della propria identità unitaria.
Durante la sua attività governativa, Depretis promosse importanti riforme, tra cui l’espansione del suffragio elettorale e iniziative per il miglioramento dell’istruzione pubblica. Tuttavia, fu anche un periodo caratterizzato da tensioni interne e critiche, legate al suo modello di “trasformismo”, una strategia politica che cercava di superare le rigide divisioni ideologiche tra destra e sinistra attraverso la creazione di coalizioni flessibili e pragmatiche.