La traslazione delle spoglie di Sant’Agostino da Cagliari a Pavia è un evento storico di profonda importanza, avvenuto nell’VIII secolo, che ha plasmato la storia religiosa e culturale di Pavia. Sant’Agostino, vescovo di Ippona, morì nel 430 e fu inizialmente sepolto in Sardegna, a Cagliari. Nel corso dell’VIII secolo, la Sardegna era soggetta a incursioni saracene, mettendo a rischio il luogo di sepoltura. Il re longobardo Liutprando, desideroso di proteggere le reliquie del santo e di accrescere il prestigio della sua capitale, Pavia, decise di trasferirle. Intorno al 723 d.C., Liutprando organizzò una spedizione per portare le spoglie di Sant’Agostino a Pavia. Le reliquie furono traslate con grande solennità e giunsero a Pavia, dove furono accolte con onore. Le spoglie furono inizialmente collocate nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, dove ancora oggi riposano in un’arca marmorea. La traslazione delle spoglie di Sant’Agostino ha reso Pavia un importante centro di culto e di studi agostiniani. L’evento ha rafforzato il prestigio del regno longobardo e ha contribuito alla diffusione del cristianesimo in Italia. La presenza delle reliquie ha attirato pellegrini e studiosi da tutta Europa, arricchendo la vita culturale e religiosa della città. Nel 2023 sono stati celebrati i 1300 anni dall’arrivo delle spoglie di Sant’Agostino a Pavia. La traslazione delle spoglie di Sant’Agostino rappresenta un capitolo fondamentale della storia di Pavia e un simbolo duraturo della sua eredità religiosa e culturale.