A Vigevano, il 9 agosto 1848, nella sede del Palazzo Vescovile fu firmato l’armistizio di Salasco. A stipulare l’accordo che pone fine alla prima fase della Prima guerra d’indipendenza sono il generale piemontese Carlo Canera di Salasco e il generale austriaco von Hess.
L’armistizio stabilisce che l’impero austriaco restaurerà i regnanti fuggitivi di Parma e Modena e tornerà ai suoi confini originali, stabiliti nel 1815 dal Congresso di Vienna. Questi confini austriaci rimarranno invariati per altri 11 anni.
Per il re Carlo Alberto l’armistizio non è mai stato pensato come la fine della guerra ma come la necessaria pausa di un conflitto che avrebbe dovuto proseguire
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