Il 2 giugno 1770, Voghera, che era un feudo governato dalla famiglia Dal Pozzo, uscì dalla condizione feudale e ottenne lo status di “Città di Voghera”. Questo evento fu di grande importanza per lo sviluppo della storia della città iriense. Dopo le guerre di successione polacca (1378) e austriaca (1748), Voghera passò definitivamente sotto il dominio del Regno di Sardegna, governato da Carlo Emanuele III.
L’11 maggio 1770, approfittando di una disputa tra il feudatario e la comunità, Carlo Emanuele III acquistò il feudo per 300.000 lire piemontesi e ottenne ogni diritto dal principe Alfonso Dal Pozzo. Pochi giorni dopo, il 13 maggio, gli statuti cittadini furono sostituiti dalle regie costituzioni e Voghera fu ufficialmente designata come capoluogo della provincia dell’Oltrepò, che comprendeva anche il Bobbiese e il Siccomario, con un’estensione di circa 800.000 m² e circa 100.000 abitanti.
Il passaggio sotto il Regno di Sardegna favorì lo sviluppo economico di Voghera, poiché la pressione fiscale si alleggerì e le tariffe doganali ridotte agevolarono il commercio.