Nata nel 1917 nella tenuta “La Morona” di Bereguardo, in provincia di Pavia, Maddalena Carini affrontò fin dall’infanzia una vita segnata dalla malattia e dal dolore fisico, trasformando però queste prove in un cammino spirituale unico.
Ultima di sette figli di Giuseppe Carini e Francesca Bianchi Martina, Maddalena cresce in un ambiente profondamente religioso. Già da piccola manifesta un forte desiderio di avvicinarsi al Signore, pur essendo spesso debilitata da febbri e malattie. A soli 13 anni le viene diagnosticato il morbo di Pott, una forma di tubercolosi ossea che la costringerà a un’esistenza fra ospedali e case di cura.
La morte del padre nel 1930 e la successiva perdita della madre nel 1943 segnano momenti dolorosi della sua vita, ma anche occasioni per rafforzare la sua fede. Nonostante le continue difficoltà, Maddalena coltiva una spiritualità profonda, orientata alla preghiera e all’offerta delle sue sofferenze per il bene delle anime.
Nel 1947, Maddalena partecipa al primo pellegrinaggio a Lourdes dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene non trovi immediatamente la guarigione fisica, la sua fede rimane incrollabile. L’anno successivo, contro il parere dei medici, affronta un secondo viaggio al santuario mariano. È il 15 agosto 1948, durante la recita del Rosario alla Grotta, che Maddalena vive un’esperienza mistica e si sente improvvisamente guarita.
Al ritorno, la sua guarigione viene accolta con stupore: Maddalena, debilitata per anni, riprende a camminare e a nutrirsi normalmente. Convinta che il miracolo sia un dono della Madonna per testimoniare la gloria di Dio, dedica la sua vita all’apostolato.
Trasferitasi a Sanremo, Maddalena inizia un’intensa attività di evangelizzazione. Dialoga con le persone, porta conforto e condivide la sua esperienza di fede. Nel 1960 fonda la “Famiglia dell’Ave Maria,” un movimento di preghiera e apostolato dedicato a riavvicinare le anime a Dio.
Con l’approvazione del Vescovo di Pavia, Mons. Carlo Allorio, la comunità cresce rapidamente, promuovendo pellegrinaggi, mostre, esercizi spirituali e opere caritatevoli. Tra le iniziative più significative, la costruzione della monumentale Via Crucis nel parco di Boscobello, a Sanremo, un luogo di silenzio e meditazione.
L’11 dicembre 1978, Maddalena si ritrova immobilizzata a letto, condizione che vivrà fino alla morte, il 26 gennaio 1998.