Il 18 gennaio 1581, giorno della festa della Cattedra di san Pietro secondo il Rito Ambrosiano, viene celebrata la prima messa nella cappella del Collegio Borromeo di Pavia. Un evento storico documentato con precisione in un foglio conservato nell’archivio storico del Collegio (ACB, Possessioni, b. 157, fasc. 8).
La cerimonia, celebrata mentre il palazzo era ancora in costruzione, vide la partecipazione di un gruppo selezionato di persone: il diciassettenne conte Federico Borromeo, cugino di san Carlo, accompagnato dal suo precettore Simone Gazzola, dall’illustre Flaminio Papazzoni (docente di Filosofia dell’università di Bologna) e dal conte Ercole dal Verme. La funzione fu officiata dall’oblato Giulio Cesare Bonomi.
La cappella, cuore del progetto educativo voluto da san Carlo Borromeo e progettato dal Pellegrini, era già completamente funzionante e decorata. Gli affreschi della volta, opera del pittore Giovanni Battista Muttoni, rappresentavano il primo intervento decorativo del Collegio, caratterizzati da un ricco apparato ornamentale tardomanierista con quadrature prospettiche e decorazioni a grottesca. Le pitture includevano angeli monocromi con gli strumenti della Passione di Cristo e quattro scene dell’Antico Testamento, ispirate alle incisioni di Bernard Salomon.
Questa prima messa, celebrata alcuni mesi prima dell’arrivo dei primi studenti universitari previsto per aprile, segnò l’inizio della vita spirituale di un’istituzione che ancora oggi mantiene viva la sua missione educativa e culturale nel cuore di Pavia.